Lettera interamente autografa di Guglielmo De Sanctis pittore e scrittore d'arte italiano, dipinse quadri storici come Michelangelo e Ferruccio - oggi al Museo civico di Torino - e vari ritratti; pubblicò: Tommaso Minardi e il suo tempo (1900); Memorie, studi dal vero (1901).
Lettera redatta presso Roma il 3 Dicembre 1894.
Lettera manoscritta con firma autentica di Guglielmo De Sanctis in cui ringrazia il suo interlocutore per essersi preso cura del nipote Ferruccio, dice che spera stia meglio e che vorrebbe ospitarlo per la durata della sua convalescenza, ma ciò non è possibile dato che ha la sorella maggiore in fin di vita, che la casa è piccola e che il posto che occupava egli in altri tempi è troppo vicino al luogo ove dorme la loro fantessa, che è piuttosto bellina; per tutti questi motivi suggerisce che Ferruccio compia la sua convalescenza a Bologna; chiede quindi all'interlocutore di trovare per il nipote un'adeguata sistemazione e lo ringrazia per tutto, ricordandogli di comunicare al nipote le condizioni della zia Luisa che è stata per lui come una madre.
