Lettera interamente autografa di Giacomo Tommasini celebre medico italiano, nominato professore di fisiologia e patologia presso l’Università di Parma, fu tra i principali redattori del Giornale Medico Chirurgico edito a Parma dal 1806 al 1813 e ricoprì diverse cariche: Ispettore Generale della Pubblica Istruzione, Segretario al Consiglio del Dipartimento del Taro, membro del Consiglio di Sanità Pubblica. Fu uno dei primi soci corrispondenti della Società Medica di Bologna dove nel 1815 Tommasini accettò la cattedra di Clinica Medica; fu sostenitore della necessità di adottare il metodo sperimentale nella pratica medica, tesi ripresa dalla rivista “Nuova Dottrina Medica Italiana".
Lettera redatta a Bologna il 2 Dicembre 1817.
Lettera in cui Tommasini comunica al conte di Rimini di aver esaminato la relazione medica sul suo stato attuale e sostiene di trovarsi d’accordo con ciò che scrive il suo medico curante circa le affezioni emorroidali, e cioè che spesso queste o indicano o precedono qualche ingorgo al sistema epatico così come le flatulenze, le moleste sensazioni allo stomaco e le turbe nervoso-ipocondriache che portano all’agitazione del paziente e alla tendenza alla malinconia; suggerisce il ricorso ai risolventi, detti controstimolanti, come il rabarbaro e l’astratto di aloe. Continua poi con altri suggerimenti.
Codice autografo: GGMG1118*
Data autografo: 2/12/1817
Pagine: 2
Pagine manoscritte: 2
Condizioni: Buone
Dimensioni: 29.5x21 cm
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