Lettera interamente autografa e firmata di Giovanni celebre astronomo, storico della scienza e ingegnere italiano. Fu inoltre senatore del Regno d'Italia, membro dell'Accademia dei Lincei, dell'Accademia delle Scienze di Torino e del Regio Istituto Lombardo, ed è noto particolarmente per i suoi studi su Marte. Il fratello minore, Celestino, fu un valente arabista.
Lettera indirizzata ad un Professore (non specificato) e datata 8 Agosto 1874. All'interno della missiva il celebre scienziato ed astronomo commenta il contenuto di una precedente lettera inviata e fraintesa come ironica.
Si legge infatti il suo pensiero riguardo al proposito scientifico e la sua ferrea applicazione: "ripeto colla massima serietà che un ipotesi, per rendersi accessibile, non deve solamente esser plausibile ma anche dal suo autore esaminata rigorosamente alla norma di tutti i fatti osservati. Questo canone vale e per le ipotesi già in corso e per le ipotesi nuove...". Conclude informando che se tutti i dettami scientifici saranno rispettati, sarà il primo ad abbracciare la sua teoria.