Rarissimo sonetto interamente autografo e firmato di Gabriele d'Annunzio celebre scrittore, poeta, drammaturgo, militare, politico, giornalista e patriota italiano, simbolo del decadentismo e celebre figura della prima guerra mondiale, dal 1924 insignito dal Re Vittorio Emanuele III del titolo di Principe di Montenevoso.
Componimento intitolato "Sonetto di primavera" e pubblicato nel volume: "Intermezzo di rime" raccolta di poesie pubblicata per la prima volta nel 1884 ove il Vate abbandona lo stile comunemente chiamato la "metrica barbara" carducciana cimentandosi in altre forme, più chiuse e tradizionali.
D'Annunzio manoscrive di suo pugno la prima parte di otto dei "Sonetti di Primavera" ove si denota anche una correzione nella parte centrale.
"Come da la putredine le vite
nuove crescono in denso brulicame
e strane piante balzano nutrite
da li umori corrotti d'un carname:
sgorgano i grandi fior' quali ferite
fresche di sangue con un giallo stame
e crisalidi enormi seppellite
stanno tra le pelurie de 'l fogliame:
così dentro il mio cuore una maligna
flora di versi gonfiasi; le foglie
vanno esalando un triste odore umano.
Attratta da 'l fulgor de la sanguigna
tinta la inconsapevole ne coglie;
e il tossico le morde acre la mano."
Dopo un'attenta analisi, considerando la correzione all'interno del testo, unitamente alla grafia giovanile del componimento, possiamo ragionevolmente affermare che si tratta di una delle prime (se non la prima assoluta) stesura del testo.
Manoscritto montato su cartoncino rigido non coevo.
Rarità assoluta.
Codice autografo: PLNAST0323i
Data autografo:
Pagine: 2
Pagine manoscritte: 1
Condizioni: Ottime
Dimensioni: 19.5x12.4 cm
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