Lettera interamente autografa e firmata di Gabriele d'Annunzio celebre scrittore, poeta, drammaturgo, militare, politico, giornalista e patriota italiano, simbolo del decadentismo e celebre figura della prima guerra mondiale, dal 1924 insignito dal Re Vittorio Emanuele III del titolo di Principe di Montenevoso. Soprannominato Il Vate.
Lettera redatta su carta intestata "Ardisco non ordisco" da Fiume il 15 novembre 1919 ed indirizzata presumibilmente all'editore Treccani degli Alfieri, creatore dell'Enciclopedia Italiana omonima.
D'Annunzio chiede che "L'omaggio a Fiume" scritto dall'editore sia stampato in opuscoli e inviato alla popolazione fiumana. Il Vate commenta: "(...) avrò occasione di portare ai fiumani i primi esemplari io stesso".
La lettera prosegue con una raccomandazione per un amico fedele e ardente confessore della causa, il Tenente Salvatore di Lanzo. D'Annunzio termina poi la missiva con la comunicazione all'editore che lui si troverà a Milano uno di questi giorni e "delle cose gravi parleremo".
Interessante missiva che testimonia l'ardore di d'Annunzio nella causa fiumana, dove ogni aspetto veniva curato nei minimi dettagli, dalla situazione militare a quella propagandistica che il Vate curò per tutto il periodo della Reggenza da settembre 1919 a Natale 1920.
Codice autografo: SDAST1023
Data autografo: 15/11/1919
Pagine: 2
Pagine manoscritte: 2
Condizioni: Ottime
Dimensioni: 28x21 cm
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