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Rarissima e copiosa lettera viaggiata, interamente autografa e firmata, di un giovane Gioachino Rossini nel suo periodo napoletano indirizzata all’incisore romano Pietro Folo.
Il musicista scrive all’amico a proposito di una ragazza che vive in quel periodo assieme a lui e alla moglie Isabella Colbran a Posillipo, Clementina, descrivendola a Folo come una persona “il cui nome ti tornerebbe a esser caro e terribile a un tempo”.
Rossini comunica all’amico che Clementina rifiuta ogni invito mondano in “società di cui potrebbe essere l’adornamento” solo per stare con loro e continua poi intercedendo presso l’amico chiedendo di rivalutare la sua considerazione della ragazza.
Il contenuto della lettera lascia comprendere che Clementina sia la donna di Folo e che, forse a causa di un litigio, si sia rifugiata presso i coniugi Rossini a Posillipo e ci mostra il più grande compositore dell’Ottocento in un’insolita veste di paciere anziché nel consueto musicista gourmand.
Il testo termina con un post scriptum con cui Rossini ricorda all’amico di inviargli una Madonna a cui ricambierà inviando della musica nuova.
Lettera redatta a Napoli, 17 ottobre 1821.
Una collaborazione tra Rossini e Pietro Folo la possiamo trovare già nel 1816 quando l'incisore raffigurò il Maestro nella celebre immagine giovanile che tutti conosciamo.
Autografo Raro.
Codice autografo: GAZAST1224
Data autografo: 17/10/1821
Pagine: 4
Pagine manoscritte: 4
Condizioni: Ottime
Dimensioni: 25x18 cm
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