Ippolito Pindemonte (Verona, 13 novembre 1753 – Verona, 18 novembre 1828) è stato un poeta e letterato italiano.
Ippolito Pindemonte nacque da nobile famiglia veronese, studiò a Modena presso il Collegio dei Nobili di San Carlo e a Verona ricevendo un'educazione di tipo classico.
Durante la giovinezza viaggiò molto per tutta l' Italia (Roma, Napoli e la Sicilia), Francia, Germania e Austria. Nel 1776 fece un viaggio in barca a vela in Sicilia, Malta e Grecia, cui alludono i versi 213/4 nel carme Dei sepolcri di Foscolo. Il 2 novembre del 1779 il Pindemonte visitò le Catacombe dei Cappuccini di Palermo e ne rimase colpito tanto profondamente da trarne l'ispirazione d'un suo carme.
Nel periodo della Rivoluzione francese si trovava vicino a Parigi con Vittorio Alfieri: pur apprezzando gli ideali rivoluzionari, alle violenze del Terrore contrappose sempre il desiderio di pace nell'abbandono alla contemplazione della natura. Subendo l'influenza del poeta inglese Thomas Gray e del poeta svizzero Salomon Gessner, la sua poesia è di stampo neoclassico, con chiari elementi che si avvicinano alla nuova sensibilità romantica. Ottenne un premio dall'Accademia della Crusca, di cui divenne membro. Morì nel 1828, un anno dopo il suo caro amico Ugo Foscolo.
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