Antonio Codronchi (Imola, 8 agosto 1748 – Ravenna, 22 gennaio 1826) è stato un arcivescovo cattolico italiano.
Fu tra i personaggi di spicco dell'epoca napoleonica, sostenitore della politica filo-francese e nominato per questo da Napoleone conte, senatore del Regno napoleonico d'Italia, Grande Elemosiniere del regno e Gran Dignitario dell'Ordine della Corona ferrea. Continuò a sostenere il regime dei napoleonici sino a quando questa non si spinse troppo oltre andando ad intaccare la sovranità del pontefice nella chiesa e sullo Stato Pontificio. Intollerante anche nei confronti della dura repressione papista della restaurazione, minacciò di ritirarsi a vita privata per contrastare l'azione del cardinale Agostino Rivarola nelle Romagne ma morì poco dopo. Nipote del cardinale Giovanni Carlo Bandi, vescovo di Imola, che lo sostenne nella sua ascesa nella carriera ecclesiastica, Codronchi fu inoltre antenato del conte Giovanni Codronchi, ministro dell'istruzione pubblica durante il Governo di Rudinì III, sotto il regno di Umberto I alla fine del XIX secolo.
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