Radclyffe Hall, nata Marguerite Radclyffe Hall (Bournemouth, 12 agosto 1880 – Londra, 7 ottobre 1943), è stata una scrittrice britannica.
Nel 1908 iniziò a convivere con Mabel Veronica Label ("Ladye"), che incoraggiò la vena artistica della Radclyffe Hall e pubblicò il suo secondo volume, A sheaf of verses, in cui inaugura la tematica lesbica.
Nel 1915, alla morte della Label, iniziò una relazione con la scultrice Una "Vincenzo" Troubridge (1887-1963), cugina di "Ladye", che sarà la sua compagna per 28 anni, fino alla morte della Radclyffe Hall.
Vinse il James Tait Black Memorial Prize con La stirpe di Adamo (1926). Insieme alla Troubridge fece diversi viaggi in Italia ed in particolare a Firenze, dove si stabilì nel 1937. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale le due donne tornarono però in Inghilterra, dove la Radclyffe Hall si spense, a causa di un tumore, nel 1943.
Protagonista della vita culturale europea e della cultura lesbica, spesso ritratta in abiti maschili, l'autrice è conosciuta soprattutto per un romanzo che suscitò grande scandalo nell'Inghilterra ancora scossa dal processo ad Oscar Wilde, Il pozzo della solitudine (1928): l'opera fu processata e bandita nel Regno Unito fino a dopo la morte dell'autrice.[1]
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