Cicognara Leopoldo

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Conte Leopoldo Cicognara (Ferrara, 26 novembre 1767 – Venezia, 5 marzo 1834) è stato un nobile, storico dell'arte e bibliografo italiano. Si trasferì inizialmente a Roma per alcuni anni dedicandosi alla pittura ed allo studio delle antichità, poi visitò Napoli e la Sicilia. A Palermo pubblicò il suo primo lavoro: un poema senza nessun merito. Dopo aver esplorato l'isola si spostò a Firenze, Milano, Bologna e Venezia, acquistando una conoscenza archeologica completa di queste ed altre città.

Nel 1795 si stabilì a Modena e per dodici anni si impegnò nella politica, diventò un membro del corpo legislativo, un consigliere di stato e un ministro plenipotenziario della Repubblica Cisalpina a Torino. Napoleone lo decorò con la corona di ferro e nel 1808 venne nominato presidente dell'Accademia di belle arti di Venezia, che sotto la sua direzione fu consistentemente aggiornata nell'organizzazione: Cicognara vedeva l'Accademia non come una semplice istituzione didattica, ma come luogo di promozione culturale a vantaggio di tutta la popolazione civile. L'opera da lui svolta ebbe risultati importanti nell'aumento del numero dei professori, nel miglioramento nei corsi di studio, nell'istituzione dei premi e nella creazione di una galleria per l'esposizione delle pitture veneziane. Il suo modello di pensiero prevedeva una elevazione dell'arte italiana, in quanto classica, una suddivisione della storia dell'arte, e della scultura in particolar modo, in cinque fasi (risorgimento, incremento, perfezione, corruzione, stato attuale), una stretta connessione tra lo sviluppo dell'arte con quello della civiltà, una condanna del troppo sapere della barbarie anziché della sua inesperienza.

Nel 1808 pubblicò il suo trattato Del bello ragionamenti, dedicato a Napoleone. Successivamente pubblicò il magnum opus e la Storia della scultura dal suo risorgimento in Italia al secolo di Napoleone, nella cui composizione venne incoraggiato e consigliato da Pietro Giordani e Wilhelm Schlegel. Il libro era destinato a completare i lavori di Winckelmann e di D'Agincourt e conteneva 180 tavole.

Nel 1814, alla caduta di Napoleone, Cicognara venne patrocinato da Francesco I d'Austria e fra il 1815 e il 1820 pubblicò, il suo Le fabbriche più cospicue di Venezia contenente circa 150 tavole. Dedicò all'imperatrice Carolina di Vienna il libro Omaggio delle provincie Venete alla maestà di Carolina Augusta.

Ridotto in povertà, Cicognara perse anche il favore degli imperatori a causa delle sue opinioni politiche. Lasciò Venezia per Roma e la sua biblioteca venne messa in vendita. Nel 1821 pubblicò a Pisa un catalogo contenente tutti i lavori fatti negli ultimi trent'anni, che venne comprato in blocco da papa Leone XII e inserito nella Biblioteca vaticana.


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