Angelo De Gubernatis (Torino, 7 aprile 1840 – Roma, 26 febbraio 1913) è stato uno scrittore, linguista e orientalista italiano.
Studiò all'Università di Torino dove fu allievo del latinista Tommaso Vallauri, del letterato Michele Coppino e dello storico Ercole Ricotti. Ancora prima di conseguire la laurea, divenne insegnante presso il locale liceo ginnasio di Chieri e nel 1862, dopo essersi appena laureato, ottenne una borsa di studio a Berlino, dove divenne allievo del linguista Franz Bopp e di Albrecht Weber, esperto di sanscrito. Tornato in patria nel novembre del 1863 ottenne la cattedra di insegnante di sanscrito e glottologia comparata presso l'Istituto di Studi Superiori Fiorentino dal 1863 dietro nomina diretta dell'allora Ministro della Pubblica Istruzione e celebre orientalista Michele Amari. Nel 1865 aderì agli ideali anarchici entrando a far parte del circolo di Michail Bakunin, del quale sposerà la cugina, Sofia Besobrasoff. Dopo aver rinunciato alla sua cattedra, verrà tuttavia reintegrato nel 1890, riottenendo la cattedra di sanscrito a Firenze e, successivamente, quella di letteratura italiana all'Università di Roma. De Gubernatis collaborò con numerose riviste: Italia letteraria (1862), la Rivista orientale (1867), il Bollettino italiano degli studii orientali (1876), la Revue internationale (1883), e nel 1887 assunse la direzione del Giornale della società asiatica.
Nel 1879 pubblicò il Dizionario biografico degli scrittori contemporanei (Firenze, Le Monnier). La sua più grande opera è Storia Universale della Letteratura in 18 volumi (1883-1885). Sempre attento alle persone escluse ed emarginate, in particolare alla condizione femminile, a De Gubernatis si deve la riscoperta della poetessa rinascimentale Isabella Morra, sottomessa e uccisa dai suoi fratelli e fino ad allora dimenticata dal panorama letterario. Nel 1901, tenne una conferenza al Circolo Filologico di Bologna, poi racchiusa nel suo saggio Isabella Morra. Le Rime (1907). Gli studi del De Gubernatis saranno poi approfonditi da Benedetto Croce, al quale De Gubernatis diede una copia del saggio che fungerà da base per le sue ricerche.
Nel 1906 fu candidato al Premio Nobel per la letteratura. Una parte delle sue collezioni di reperti raccolte nei suoi viaggi in India è confluita nel Museo Antropologico di Firenze.
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