Giano Gerbaix de Sonnaz. nacque a Thonon, in Savoia, il 1° nov. 1736 da Claudio Giovanni Battista. Nel passato della sua famiglia, le cui origini risalivano al XIV secolo, c'erano due punti fermi: il mestiere della armi e il legame con la dinastia di Savoia, per la quale i suoi antenati avevano combattuto e dalla quale avevano ricevuto titoli, incarichi pubblici e cariche di corte. Nei tempi più recenti il nonno aveva preso parte, durante la guerra di successione spagnola, alla battaglia di Torino (1706), mentre il padre, ufficiale del reggimento di Savoia, si era distinto nel corso della campagna di Sicilia (1718); nel segno della continuità anche il G., dopo un esordio come paggio del re, intraprese la carriera militare partendo dal grado di "insegna" nel reggimento guardie (1755) per poi passare al rango di scudiero dei duchi di Savoia, qualifica che conservò dal 1759 al 1777. Era ormai un uomo maturo quando, il 2 maggio 1781, fu promosso maggiore nella legione detta dei campamenti, le cui competenze erano analoghe a quelle di un corpo del genio. Successivamente tenente colonnello e quindi colonnello, il G. aveva fino allora fatto carriera in condizioni di ridotto impegno militare e si era potuto fregiare del titolo di conte di Sonnaz pagando 1200 lire a un parente. La Rivoluzione francese e gli sconvolgimenti che ne derivarono, ripercuotendosi fino ai confini con il Piemonte con le caratteristiche sempre più marcate di una lotta alle monarchie coalizzate contro la Repubblica, modificarono la situazione, costringendo anche Vittorio Amedeo III re di Sardegna a rafforzare le difese: nel quadro di questo sforzo disperato di consolidamento dell'esercito il G., al quale nel 1790 erano stati riconosciuti alcuni feudi nel Chiablese e nel Faucigny, fu posto nel 1792 al comando del reggimento di fanteria Savoia. Lo aspettavano tre anni di campagna, nell'alta valle del Po (1793), in Val di Vraita (1794) e in Val di Maira (1795), e due promozioni: a brigadiere alla fine del 1793 e a maggiore generale il 15 maggio 1794; intanto però Nizza e la Savoia erano state occupate dai Francesi e gli stessi alleati austriaci avevano cominciato a far sentire sul Piemonte il peso del loro aiuto.
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