Caprara Carlo Conte di Montecuccoli

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Carlo Montecuccoli Caprara nacque il 12 settembre 1755 dal conte Niccolò e dalla fiorentina donna Ippolita Virginia Salviati, figlia del duca e principe don Vincenzo Salviati e della principessa donna Anna Maria Boncompagni Ludovisi.

Ricevette educazione militare a Cremona presso lo zio Enea, maresciallo imperiale, e nel 1777 sposò la cremonese Bianca Soresina Vidoni. Fu senatore nel 1780, per rinuncia del padre, alla morte del nonno Francesco Raimondo Montecuccoli, che, sposo dell’ultima dei Caprara, Maria Vittoria, ne aveva assunto il nome ed era subentrato nel seggio senatorio della famiglia. Fu tre volte gonfaloniere, nel quinto bimestre del 1782, nel quinto del 1789 e nel primo del 1790. Uomo, secondo le parole del Guidicini «attivissimo e disinvolto», con l’ambizione di primeggiare e il desiderio di fare, fu tra i bolognesi che con più decisione accolsero i cambiamenti portati dalle armate francesi, imponendosi inizialmente come referente principale del Senato presso Napoleone.

La sua carriera politica non fu pari alle sue aspettative, forse anche a cagione del carattere impulsivo e autoritario, ma, se fu scarsa nella sostanza (ebbe sempre incarichi di poco rilievo politico internazionale: membro della Giunta di Difesa cispadana e commissario del Potere Esecutivo del Reno, poi, dopo l’arresto e il carcere a Palmanova e a Pest durante la reazione austro-russa, membro della Consulta di stato della seconda Cisalpina, membro del Collegio elettorale dei Dotti, membro della Consulta di stato della Repubblica Italiana, senatore, direttore della casa dei paggi), fu splendida di titoli: grande scudiere, gran dignitario, gran cordone degli ordini della Corona di Ferro e della Legion d’onore, conte. 

Carlo Caprara morì a Milano, il 29 maggio 1816.


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