Bellotti Felice

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Felice Gaetano Maria Bellotti (Milano, 26 agosto 1786 – Milano, 14 febbraio 1858) è stato uno scrittore, poeta e traduttore italiano, particolarmente noto per le versioni dal greco delle tragedie di Eschilo, Euripide e Sofocle. 

Tradusse in versi sciolti il V Libro dell'Odissea che pubblicò nel 1811. La traduzione del Pindemonte, venuta nel frattempo alle luce, lo dissuase dal continuare, per rivolgere invece i suoi studi ai tragici greci. Nel 1813, a Milano, uscì la traduzione delle Tragedie di Sofocle, accolta con incoraggiante favore. Tradusse poi tutte le tragedie di Eschilo, che pubblicò a Milano nel 1821 e pochi anni dopo a le tragedie di Euripide, di cui pubblicò (Milano, 1829) Ippolito, Alcesti, Andromaca, Le Supplicanti, Ifigenia in Aulide.

Nel 1834, pubblicò una sua tragedia La figlia di Jefte, di argomento biblico e di fattura classica. Nel 1851 a Milano pubblicò la seconda edizione di Euripide (le cinque tragedie già tradotte nel 1929, le altre dodici, più il dramma satiresco Il Ciclope). Tradusse inoltre le Argonautiche di Apollonio Rodio e, dal portoghese, i Lusiadi di Luís de Camões. Formulò diverse proposte di correzioni e aggiunte al Vocabolario della Crusca. Nel 1855 curò la nuova edizione di Sofocle; avrebbe dovuto seguire anche la ristampa di Eschilo, ma la morte lo colse, a Milano, il 14 febbraio 1858.


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