Camerini Eugenio Salomone

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Eugenio Salomone Camerini (Ancona, 13 luglio 1811 – Milano, 1º marzo 1875) è stato un letterato e giornalista italiano. 

Si trasferì dapprima a Firenze, dove riallacciò precedenti amicizie e svolse attività giornalistica, poi a Torino, dove soggiornò a lungo fino al 1859. Durante la permanenza nel capoluogo piemontese, collaborò a riviste letterarie e quotidiani, usando vari pseudonimi e assumendo il nome di "Eugenio". Qui conobbe da vicino Massimo d'Azeglio, di cui scrisse poi un profilo, che apparve nel 1861 nella collana «I contemporanei italiani» della UTE di Torino. Nello stesso periodo torinese collaborò con «Il Crepuscolo» di Carlo Tenca, tenendo una rubrica che s'intitolava Corrispondenze letterarie dal Piemonte.

Trasferitosi definitivamente a Milano nel 1860, si occupò della redazione letteraria del quotidiano «La Perseveranza», si avvalse dell'autorevole amicizia di Terenzio Mamiani e fu segretario dell'Accademia di scienze e lettere, oltre a curare prefazioni e collane di classici, soprattutto del Cinquecento italiano, per gli editori Daelli («Biblioteca rara») e Sonzogno («Biblioteca classica economica»).

Grande e duratura risonanza ebbe la Divina Commedia illustrata da Gustavo Doré e dichiarata con note tratte dai migliori commenti per cura di Eugenio Camerini per l'editore Sonzogno (1868).

Eugenio Camerini morì a Milano il 1º marzo 1875, dopo un lungo periodo di malattia e di ristrettezze economiche.


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