François-Henri de Montmorency, duca di Piney-Luxembourg, conte di Boutenville, meglio conosciuto con il nome di Maresciallo de Luxembourg (Parigi, 8 gennaio 1628 – Versailles, 4 gennaio 1695), è stato un generale francese, Maresciallo di Francia, membro del potente casato di Montmorency e indiscusso successore del Gran Condé.
Sua zia, Carlotta Margherita di Montmorency, principessa di Condé, gli offrì la sua protezione e lo allevò insieme al figlio, Luigi II di Borbone-Condé, principe di Condé e duca di Enghien (detto poi "Il Gran Condé"). Egli si legò al cugino e condivise successi e rovesci partecipando all'assedio di Thionville del 1643 e alle battaglie di Rocroi, di Nördlingen (1645), agli assedi di Dunkerque del 1646 e di Lérida del 1647, alle battaglie di Lens. Essendosi dichiarato frondista dopo la detenzione del principe di Condé, prestò servizio nell'armata spagnola e fu catturato nella battaglia di Rethel, il 15 dicembre 1650. Riunitosi al Condé dopo la detenzione di quest'ultimo e recuperata la libertà nel 1651, attaccò a Bléneau gli accampamenti del maresciallo d'Hocquincourt il 7 aprile 1652. Seguì poi ancora il Condé nell'assedio e presa di Rethel il 30 ottobre, a quella di Sainte-Menéhould il 25 novembre, all'assedio di Arras da parte degli spagnoli, con i quali fu sconfitto il 25 agosto 1654. Concorse alla disfatta del maresciallo de la Ferté di fronte a Valenciennes il 16 luglio 1656; alla presa di Condé da parte degli spagnoli il 18 agosto e a quella di Saint-Guilain, il 12 marzo 1657. Si trovò alla sconfitta degli spagnoli alla Dune il 14 giugno 1658, fu preso prigioniero ed esiliato nei Paesi Bassi. Ritornati in Francia nel 1659 sia lui che il Condé, vennero perdonati. Condé si legò alla duchessa di Châtillon, sorella di Montmorency, e combinò nel 1661 il matrimonio di suo cugino Francesco Enrico con l'allora miglior partito di Francia: Maddalena di Clermont-Tonnerre, principessa di Tingry, duchessa di Piney-Luxembourg, contessa di Ligny, baronessa di Dangu ed ereditiera del ducato di Piney, conosciuto come ducato del Lussemburgo.
Questo matrimonio fece di Francesco Enrico un Pari di Francia. All'inizio della Guerra di devoluzione nel 1667, Condé e lui stesso si ritrovarono senza un comando ma durante la seconda campagna, l'anno successivo, Francesco Enrico ottenne il grado di luogotenente generale a fianco del Gran Condé nella conquista della Franca Contea. Durante i successivi anni di pace, egli si coltivò i favori del ministro Louvois. Nel 1672 durante la guerra d'Olanda venne nominato Governatore dell'omonima provincia. Sconfisse il Principe d'Orange a Woerden e saccheggiò i Paesi Bassi e nel 1673 protesse la ritirata da Utrecht fino a Maastricht con soli 20.000 uomini di fronte ad una armata di 70.000, il che lo pose al livello dei migliori generali. Divenne nel 1674 capitano delle guardie del re e nel 1675 fu nominato Maresciallo di Francia. L'anno successivo venne posto alla testa dell'Armata del Reno, ma nel 1677 non riuscì ad impedire al duca di Lorena di impadronirsi di Philippsburg. Il 14 agosto 1678 batté il Principe d'Orange a Saint-Denis, nonostante pochi giorni prima fosse stata sottoscritto il Trattato di Nimega (10 agosto 1678). L'alta reputazione raggiunta destava invidia e appena emerse la "vicenda dei veleni", il Louvois addusse a pretesto le vecchie esperienze in materia d'alchimia di Francesco Enrico per accusarlo di assassinio e di aver stipulato un patto con il demonio, e per farlo imprigionare alla Bastiglia nel gennaio 1680. Presto liberato, gli fu comminato un anno di esilio nelle sue terre.
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