Adam Adolphe Charles ( Parigi, il 24 lugho 1803 - 3 maggio 1856 )
Fin dall'infanzia si dimostrò assolutamente dotato per la musica, ma assai indolente, compì studi mediocri e non acquistò mai una tecnica sufficiente per scrivere opere durature. Al conservatorio, Boieldieu, riconoscendo il dono d'invenzione melodica del giovane Adam, lo prese a benvolere. Malgrado la protezione del suo maestro, non gli riuscì di vincere il prix de Rome. Cominciò a farsi conoscere con alcune fantasie per pianoforte sulle opere più in voga, e presto si accostò al teatro, per il quale doveva poi scrivere cinquantatré opere nel corso di venticinque anni.
Non tardò a riportare brillanti successi sulla scena. La sua musica leggera, spesso triviale, piacque al pubblico. Lo Chalet (1834), il Postillon de Longjumeau (1836), il Roi d'Yvetot (1842), ecc., ebbero straordinaria fortuna.
Adam intraprese la fondazione di un Teatro nazionale d'opera, col proposito di rappresentarvi le opere di giovani compositori; ma la rivoluzione del 1848 arrestò il progetto; Adam perdé tutto ciò che aveva guadagnato e s'indebitò fino alla miseria. Da quel momento lavorò come un forsennato per guadagnarsi la vita e per sfuggire ai suoi creditori. Scrisse ancora numerose opere, ma, a causa dell'eccesso lavoro morì il 3 maggio 1856 a 53 anni.
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