Antonio Bertoloni (Sarzana, 12 febbraio 1775 – Bologna, 17 aprile 1868) è stato un botanico, naturalista e medico italiano.
Dal 1815 ottenne la cattedra di Botanica all'Università di Bologna. Partì di fatto da questa sede la sua incessante attività di studio e di ricerca, in particolare rivolta alle piante, che lo avrebbe portato ad essere considerato il più famoso botanico italiano dell'Ottocento.
La sua opera principale è rappresentata da Flora italica, una raccolta in dieci volumi compilati, sotto il titolo completo di «Flora italica sistens plantas in Italia et in insulis circumstantibus sponte nascentes», nell'arco di oltre venti anni. Tale opera è caratterizzata, oltre che dalla descrizione delle specie, molte delle quali scoperte da Bertoloni, anche da una sistematica indicazione delle singole località in cui le stesse piante si erano rinvenute.
L'incessante lavoro di catalogazione della flora, italiana e straniera, lavoro dovuto tanto dalla diretta ricerca dello stesso botanico, quanto agli invii dei colleghi di tutto il mondo, permise la formazione di una ricca raccolta, tuttora vanto dell'Università di Bologna.
Al suo nome è dedicata l'ofride di Bertoloni (Ophrys bertolonii) e il genere Bertolonia.
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