Franz Liszt nato in Ungheria nel 1811 iniziò lo studio della musica dal padre divenendo ben presto uno dei più importanti musicisti dell’Ottocento.
Geniale compositore, abilissimo pianista e direttore d’orchestra, cominciò la sua carriera come concertista nel 1820 esibendosi in concerti pubblici in Francia, Austria, Inghilterra, Svizzera e Italia. Strinse profonde amicizie con illustri poeti, filosofi e musicisti del suo tempo fra i quali Chopin, Berlioz e Smetana. Divenne uno fra i più ammirati e ricercati pianisti di tutta Europa, riscuotendo ad ogni concerto enormi successi.
In questo periodo compose una gran quantità di opere per piano basate su una continua ricerca di effetti virtuosistici che mettessero in evidenza le sue straordinarie doti esecutive. Tra queste opere vanno ricordati i ventiquattro Grandi studi dedicati a Czerny (suo maestro di pianoforte) e sei Studi trascendentali su temi di Paganini, oltre a una serie di Rapsodie ungheresi.
Alla fine del 1847 però Lizst decise di interrompere definitivamente la carriera concertistica per dedicarsi esclusivamente alla composizione e alla direzione d’orchestra. In questo periodo scrisse ancora lavori pianistici (tra cui la grandiosa Sonata in Si minore), alcune sinfonie e i dodici poemi sinfonici.
A questi lavori ne seguirono tantissimi altri un po’ in tutti i generi musicali, ma sempre caratterizzati da uno stile spettacolare, ricchi di arditezze tecniche e travolgenti effetti espressivi.
Morì nel luglio del 1886 a Bayreuth, in Germania.
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