Fraccaroli Arnaldo

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Arnaldo Fraccaroli (Villa Bartolomea, 26 aprile 1882 – Milano, 16 giugno 1956) è stato un giornalista, scrittore, commediografo e sceneggiatore italiano. 

Collaboratore del giornale di trincea La tradotta (assieme al pittore e disegnatore Antonio Rubino e al fondatore della rivista, il veronese Renato Simoni, che nel maggio 1909 lo aveva portato con sé dal veneto al Corriere, segnalandolo al direttore Luigi Albertini), fu molto popolare tra i suoi lettori a tutti i livelli, sia per le sue corrispondenze in tempo di pace e guerra, sia per i numerosi romanzi e lavori teatrali, alcuni dei quali trasposti al cinema.

Fraccaroli scrisse inoltre sul Corriere della Sera un memorabile servizio sulla liberazione di Sacile nell'ottobre 1918.

Tra le sue commedie più note Ostrega, che sbrego! (1907), La dolce vita (1912, molto prima di Federico Fellini), Biraghin, (1930) e Siamo tutti milanesi (1952), le ultime due trasposte al cinema.

Fu amico di Giacomo Puccini e autore di quattro volumi dedicati al compositore lucchese, tra cui la monografia La vita di Giacomo Puccini pubblicata da Ricordi nel 1925 e Giacomo Puccini si confida e racconta, pubblicata postuma nel 1957.

Muore in seguito a lunga malattia e, dopo funerali con grande partecipazione popolare, la salma viene posta nel Cimitero Monumentale di Milano.

Il comune di Villa Bartolomea, in provincia di Verona, si è sempre mostrato molto riconoscente ad Arnaldo ed ha intitolato a lui il Corso principale del paese (già Via Roma e Via Antonio Gramsci) e la Biblioteca Comunale, inaugurata negli anni 2000.


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