Arnaldo Mussolini (Dovia di Predappio, 11 gennaio 1885 – Milano, 21 dicembre 1931) è stato un giornalista e politico italiano, fratello minore di Benito Mussolini.
Chiamato così in onore di Arnaldo da Brescia, conseguì il diploma alla scuola media agraria di Cesena e nel 1909 sposò Augusta Bondanini, dalla quale ebbe tre figli: Vito, Sandro e Rosina. Fu insegnante e segretario comunale socialista di Predappio fino al 1914. Prima di dedicarsi all'insegnamento nel paese natale, Arnaldo Mussolini fu docente di agraria dal 1908 al 1909 presso l'istituto Falcon-Vial di San Vito al Tagliamento. Affezionatosi a questo paese friulano dedicò il suo insegnamento, oltre che all'istituto sopra citato, anche alle scuole elementari di Carbona, frazione del comune di San Vito. Il paese lo nominò segretario comunale. Proprio in omaggio a questo paese che lo aveva accolto con affetto, chiamò il suo figlio primogenito Vito; in seguito il comune ricambiò ponendo, a nome dei Sanvitesi, una lapide nel cortile dell'istituto Falcon-Vial a ricordo dell'amato docente.
Arnaldo Mussolini come suo fratello, partecipò alla prima guerra mondiale con il grado di sottotenente e nel 1919 al termine del conflitto, si trasferì a Milano. Qui divenne direttore amministrativo del quotidiano fondato da suo fratello, Il Popolo d'Italia, succedendo a Manlio Morgagni, che si occupò della raccolta pubblicitaria. Nel 1922, quando Benito divenne Presidente del Consiglio, ne ereditò la direzione, fedele alle linee politiche del fratello, che assecondava totalmente pur mitigando alcuni eccessi con il suo stile caratteriale improntato alla mitezza di toni e alla riservatezza. Benito Mussolini si fidava ciecamente di Arnaldo, il quale ebbe anche l'incarico della correzione delle bozze dei discorsi del fratello.
Fra il 1923 e il 1927 si dedicò all'attività di giornalista e a varie iniziative editoriali, dando vita a un giornale per i Balilla, alla Domenica dell'Agricoltore, alla Rivista illustrata del Popolo d'Italia che fondò con Manlio Morgagni, alla Illustrazione Fascista, al Bosco e Historia pur continuando a dirigere il Popolo d'Italia. L'interesse per la natura lo indusse inoltre a dedicarsi alla rinascita boschiva, all'organizzazione dell'agricoltura, alle bonifiche, diventando il primo presidente del Comitato Nazionale Forestale. Il 27 novembre 1928 gli fu conferita la laurea honoris causa in scienze agrarie.
Nel 1930 sostenne Niccolò Giani nella fondazione della scuola di mistica fascista a Milano, con l'obiettivo di far rivivere l'anima del fascismo più vero, quello della trincea e dei primi anni del movimento, consegnandolo idealmente alle nuove generazioni. La scuola fu intitolata al figlio Sandro Italico, scomparso prematuramente l'anno prima a soli venti anni. Ne fu presidente anche un altro figlio di Arnaldo, il primogenito Vito.
Arnaldo morì improvvisamente, per un attacco cardiaco, a Milano il 21 dicembre 1931, a soli 46 anni.
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