Caniglia Maria

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Maria Caniglia (Napoli, 5 maggio 1905 – Roma, 16 aprile 1979) è stata un soprano italiano. 

Nata da famiglia con origini abruzzesi, studiò al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli con Agostino Roche, debuttando nel 1930 al Teatro Regio di Torino come Crisotemide in Elektra.

Nello stesso anno fu Magda ne La campana sommersa di Ottorino Respighi a Genova, Elsa in Lohengrin a Roma ed esordì alla Scala di Milano ne Lo straniero di Ildebrando Pizzetti. Cantò regolarmente nelle stagioni scaligere fino al 1951.

Si esibì poi a Parigi, Bruxelles, Salisburgo, Londra e in Sudamerica (Buenos Aires, Rio de Janeiro). Fu inoltre dal 1938 al Metropolitan Opera di New York con Otello, Aida, Falstaff, Simon Boccanegra e Tosca. La guerra interruppe le presenze al Met, mentre apparve in seguito a Berlino, Zagabria, Lubiana e in altre città europee. Chiuse la carriera nel 1959 al Cairo con Tosca.

Fu tra i maggiori soprani drammatici tra gli anni trenta e quaranta, affrontando il repertorio verdiano (oltre ai titoli già citati, Un ballo in maschera, La forza del destino, Don Carlo e la storica ripresa dell'Oberto, Conte di San Bonifacio nel 1951 alla Scala) e, forse ancor più caratterizzante per la sua arte, l'opera verista, dove dette grandi prove in Andrea Chénier, Fedora, Adriana Leucovreur, Francesca da Rimini. Frequentò anche il repertorio moderno, contribuendo a "creare" i ruoli di Manuela ne La notte di Zoraima di Montemezzi, Rosanna nel Cyrano de Bergerac di Alfano, Lucrezia nell'omonima opera di Respighi.

Ebbe al fianco i maggiori artisti del tempo, tra cui in particolare Beniamino Gigli e Gino Bechi, con i quali formò, sia in teatro che in disco, un terzetto molto popolare negli anni quaranta, soprannominato scherzosamente il "Trio Lescano".

Nel 1939 sposò il compositore e direttore d'orchestra Pino Donati, del quale rimase vedova nel 1975.


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