Ernesto Cardenal Martínez (Granada, 20 gennaio 1925) è un poeta, presbitero e teologo nicaraguense. Protagonista della rivoluzione in Nicaragua del 1979, è tra i massimi esponenti della teologia della liberazione: è stato il fondatore della comunità religiosa di Solentiname.
Il tema principale dell'opera di Cardenal è l'oppressione nella società contemporanea: scopo della sua poesia è quello di motivare i suoi lettori ad agire per il cambiamento sociale. In Cardenal il cristianesimo è inteso come denuncia dell'ingiustizia e profezia di riscatto.
Nel suo stile, è stato fortemente influenzato dai Cantos di Ezra Pound (accostamento di immagini diverse, contrasto tra passaggi poetici lirici e prosastici, l'enfatizzazione della relazione fra realtà socioeconomica e spiritualità).
Tra le sue opere, vanno ricordate: Hora 0 e Gethsemany, Sky (1960); Epigramas (1961), considerato il suo capolavoro; Salmos (1964), parafrasi dei salmi biblici riletti in chiave contemporanea; Oracion por Marilyn Monroe y otros poemas (1965), denuncia dell'alienazione e della mercificazione del mondo capitalistico; El Estrecho Dudoso (1966) e Homenaje a los indios americanos (1969), dedicate al dramma storico degli indios americani; Canto nacional e Oraculo sobre Managua (1973); Quetzalcoatl (1988), poema in cui l'evocazione delle antiche civiltà precolombiane diventa una critica alla degradazione dei rapporti umani nel mondo capitalistico; Canto Cosmico, esteso ed originale poema del 1992, uno dei più importanti prodotti dalla poesia latino-americana dopo il Canto Generale di Pablo Neruda.
L'abilità tecnica e la rilevanza sociale della sua opera hanno contribuito a farlo considerare come uno dei più importanti poeti latino-americani della seconda metà del XX secolo: nel maggio del 2005 è stato candidato al Premio Nobel per la Letteratura.
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