Fredric March, pseudonimo di Ernest Frederick McIntyre Bickel (Racine, 31 agosto 1897 – Los Angeles, 14 aprile 1975), è stato un attore statunitense.
Alto, bruno, affascinante, ebbe il suo periodo di maggiore splendore sul grande schermo dal 1931 al 1938, divenendo l'idolo del pubblico femminile, in ruoli di derivazione storica o letteraria, da Il dottor Jekyll (1931), per il quale vinse l'Oscar, a Catene, a Il segno della croce, entrambi prodotti nel 1932. Sempre su questa linea, durante gli anni trenta fu l'interprete di film come La morte in vacanza (1934), Gli amori di Benvenuto Cellini (1934), La famiglia Barrett (1934), Resurrezione (1934), Il sergente di ferro (1935), da I miserabili di Victor Hugo, Anna Karenina (1935), Maria di Scozia (1936), nei quali ebbe come partner le attrici più affermate del momento: Greta Garbo, Miriam Hopkins, Norma Shearer, Merle Oberon, Carole Lombard, Katharine Hepburn, Olivia de Havilland.
Diede prove positive anche in parti di realismo drammatico, come in L'angelo delle tenebre (1935), È nata una stella (1937), Così finisce la nostra notte (1941), o di insospettata crudezza, in Le vie della gloria (1936), o, ancora, di attore brillante, in Partita a quattro (1933), Nulla sul serio (1937), Ho sposato una strega (1942). Abbandonate le parti di attor giovane, ottenne ancora lusinghieri successi in ruoli di maturo protagonista, come ne I migliori anni della nostra vita (1946), per il quale vinse un secondo Oscar al miglior attore, e Morte di un commesso viaggiatore (1951), diventando successivamente uno dei caratteristi più espressivi dello schermo, con ruoli nei film La sete del potere (1954), I ponti di Toko-Ri e Ore disperate (entrambi del 1955), L'uomo dal vestito grigio (1956), I sequestrati di Altona (1962), Sette giorni a maggio (1964). Sposato dal 1927 con l'attrice Florence Eldridge, morì nel 1975 a causa di un tumore.
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