Michele Campana (Modigliana, 8 gennaio 1885 – Firenze, 2 febbraio 1968) è stato un giornalista e scrittore italiano.
Interrotti gli studi e trasferitosi a Firenze con il padre che aveva aperto una trattoria, entra in contatto con gli ambienti intellettuali fiorentini ed inizia a collaborare con vari periodici. Acceso interventista, partecipa alla guerra con il grado di sottotenente. Racconterà le esperienze di guerra in un libro di successo: Un anno sul Pasubio. Dopo la guerra, prosegue l'attività giornalistica collaborando con i maggiori quotidiani nazionali e dirigendo prima La Toscana di Livorno, poi L'Arena di Verona.
Amico personale di Mussolini fin dagli anni precedenti la Grande Guerra, aderisce al fascismo e svolge fra le due guerre un'intensa attività pubblicistica (poesia, romanzi, saggistica varia). Dopo l'8 settembre, aderisce alla Repubblica Sociale e risiede a Ferrara dove dirige il Corriere Padano. Sfuggito fortunosamente alla cattura dopo la Liberazione, torna all'attività giornalistica negli anni '50. Si trasferisce a Faenza e poi ancora a Firenze, dove muore nel 1968.
I suoi carteggi, donati nel 1989 alla Fondazione Primo Conti comprendono lettere di Giovanni Papini, Ottone Rosai, Ardengo Soffici, Giuseppe Prezzolini e altri protagonisti della cultura del Novecento.
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