Giovanni Battista Biseo - Figlio di Gaetano e fratello di Camillo, nacque a Brescia l'8 gennaio 1815; ebbe i primi rudimenti del disegno dal padre, decoratore murale, dal quale apprese la "riquadratura". Non sappiamo in quale anno si trasferì a Roma, dove si sposò con Maria Lucenti il 7 agosto 1842, ma è qui che svolse tutta la sua attività artistica, salvo un ritorno a Brescia, nel 1849, per partecipare alle dieci giornate e un breve soggiorno a Parigi (1859?), dove avrebbe decorato il palazzo della principessa Matilde Bonaparte (De Angelis, 1953).
Non è confermata da documenti la sua attività di decoratore e restauratore in palazzo Torlonia a Piazza Venezia (distrutto), in palazzo Venezia, in palazzo Chigi all'Ariccia e nel castello Orsini a Bracciano.
Il Biseo è ricordato principalmente come scenografo: ai fondali piatti e alle quinte tradizionali preferiva gli spezzati che davano profondità e luminosità alle scene. Secondo il De Angelis (1953), nel 1848 avrebbe collaborato per le scene del Don Procopio, di Bizet e della Lucia di Lammermoor di Donizetti al teatro Apollo, ma già in precedenza (1845) avrebbe collaborato (Encicl. dello Spett.) alle scene del Deportato in America di M. Aspa al Teatro Valle. Scenografo stabile all'Argentina nelle stagioni 1855, '56, '58, lavorò per l'Apollo nelle stagioni 1851, '56, '57 e '59; fece anche una scena per il grande successo di quest'ultima stagione, il Ballo in Maschera (Cametti), essendo quasi sempre a fianco dei più noti scenografi del tempo: basti citare C. Bazzani.
Vari acquerelli di scenografie sono conservati presso la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, e otto al Burcardo di Roma, dove è anche un teatrino di carta con scene acquarellate.
Morì a Roma nell'ottobre 1865.
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