Lorenzo Bartolini (Savignano di Prato, 7 gennaio 1777 – Firenze, 20 gennaio 1850) è stato uno scultore italiano, considerato l'esponente più significativo del Purismo italiano.
Lorenzo Bartolini è considerato l'esponente più rappresentativo del Purismo e la figura più significativa della scultura italiana dopo la morte del Canova. Pur avendo ricevuto una solida formazione neoclassica - basti pensare che studiò nell'atelier di David - già in gioventù Bartolini, spinto dalla volontà di sperimentare nuovi territori e di ampliare il proprio percorso professionale, informò un particolare orientamento in senso purista. Stagliandosi contro l'accademismo neoclassico predominante in Europa, egli rivelò una sensibilità ispirata a Tiziano e al Quattrocento italiano, completamente diversa da quel gusto cui poteva sembrare aderire ancora. È in questo contesto che si colloca il suo approdo purista, che perseguì con pieno fervore soprattutto negli anni dell'insegnamento.
Nonostante la ricerca esasperata di naturalismo che Bartolini si proponeva di attuare, tuttavia, i suoi indirizzi estetici non si concretizzarono mai in opere d'arte stilisticamente coerenti, tanto che egli rimase indirettamente vincolato a quel Neoclassicismo che odiava. Il monumento a Enrichetta Stratford-Canning, prodotto dal Bartolini nel 1818, era così rispettoso degli stilemi neoclassici che Mazzini lo credeva un'opera del Canova; analogamente, seppur evitasse i temi mitologici. La sua visione sull'arte ebbe una vastissima eco e finì per influenzare numerosi artisti delle generazioni successive, come Pasquale Romanelli, Antonio Demi, Luigi Magi, Francesco Pozzi, Pietro Tenerani, Giovanni Duprè, Vincenzo Vela ed altri.
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