Attilio Zuccagni-Orlandini (Fiesole, luglio 1784 – Firenze, 25 novembre 1872[1]), è stato un cartografo e geografo italiano.
Registrato all'anagrafe come Giuseppe Orlandini, cambiò la sua identità in Attilio Zuccagni-Orlandini, in memoria dello zio materno, il botanico Attilio Zuccagni, di cui divenne erede.
Laureatosi in medicina presso l'Università di Pisa, e dopo aver compiuto lunghi viaggi, in Italia e all'estero, rientrò a Firenze per dirigere un istituto privato e dedicarsi al mondo dell'istruzione. Tuttavia, diventato capo della sezione statistica del Ministero delle Finanze e riprendendo la passione emersa durante i suoi viaggi giovanili, che ebbero notevole influsso sulla sua opera, si dedicò presto allo studio della cartografia e della geografia. In questo contesto cominciò i suoi lavori più noti e complessi, quali le compilazioni monumentali relative alla corografia fisico-storica-statistica d'Italia, che interessò il periodo dal 1833 al 1845, e alle ricerche statistiche del Granducato di Toscana (7 volumi, in due diverse serie), dal 1848 al 1856. Dal 1861 ottenne la cattedra di statistica presso l'Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento di Firenze, cattedra che resse fino al 1872, anno della morte.
L'opera principale dello Zuccagni-Orlandini è senza dubbio la Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole, cui dedicò più di un decennio
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