Carlo II di Savoia, detto il Buono (Chazey, 23 giugno 1486 – Vercelli, 17 agosto 1553) fu duca di Savoia, principe di Piemonte e conte d'Aosta, Moriana e Nizza dal 1504 al 1553.
Era figlio di Filippo II di Savoia e della seconda moglie del padre, Claudina di Brosse.
Il 5 ottobre 1521 Carlo II sposò a Villefranche sur Mer Beatrice di Portogallo (1504 – 1538), figlia di Manuele I, re del Portogallo (1469 – 1521) e di Maria d'Aragona (1482 – 1517), che gli portò in dote la contea di Asti. Alla elezione di Carlo I di Spagna ad Imperatore del Sacro Romano Impero con il nome di Carlo V, fu di nuovo guerra (1523). Francesco I ridiscese con il suo esercito dai valichi alpini ma fu sconfitto in Lombardia dall'esercito imperiale. Ridiscese con il suo esercito le Alpi l'anno successivo, sempre transitando per la terre del Ducato di Savoia con gli effetti devastanti immaginabili, e conquistò Milano ma venne sonoramente sconfitto e fatto prigioniero a Pavia. Carlo II intanto si era riavvicinato all'Imperatore di cui era divenuto cognato attraverso la moglie.
Con l'estinzione dei Paleologi di Monferrato nella persona di Gian Giorgio Paleologo (1533), Carlo II accampò le sue pretese sul territorio, essendo discendente di Jolanda di Monferrato, che nel 1333 aveva sposato Aimone di Savoia, ma contro di lui trovò Federico I Gonzaga, marchese di Mantova, ed il marchese di Saluzzo Francesco Lodovico, appoggiato da Francesco I. Un ulteriore avvicinamento di Carlo II all'Imperatore, manifestatosi con l'invio del figlio di Carlo II Ludovico a Madrid per esservi educato, fornì il pretesto a Francesco I per invadere la Savoia. Il 3 aprile 1536 i francesi occuparono Torino e Carlo II fuggì con il figlio Emanuele Filiberto a Vercelli. Il Piemonte venne dichiarato annesso alla Francia da Francesco I, nonostante l'eroica resistenza di città quali Aosta e Nizza. Sfortunatamente, Carlo II era troppo debole, sia economicamente che militarmente, per poter sperare di riprendersi le città perdute e, ben presto dimenticato, nemmeno cercò di ristabilire il suo potere in Piemonte.
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