Domenico Tumiati (Ferrara, 9 giugno 1874 – Bordighera, 13 luglio 1943) è stato uno scrittore e drammaturgo italiano.
Diversi dei suoi poemetti in versi vengono adattati con musiche di un altro illustre ferrarese, il maestro Vittore Veneziani, poi messi in scena e recitati (come accade nel 1903 nel cortile del Castello Estense, illuminato da torce a vento, con sfarzo di costumi rinascimentali, alla presenza di Gabriele D'Annunzio in una rappresentazione che costituisce un evento, non soltanto per Ferrara) dal fratello Gualtiero.
La sua grande fama gli venne soprattutto dai drammi storici, che esaltavano le gesta dei grandi del Risorgimento - Mazzini, Garibaldi, Cavour - nell'interpretazione dei maggiori attori dell'epoca come Amedeo Chiantoni, Ermete Zacconi e Annibale Ninchi. Molti di questi lavori iconografici del Risorgimento italiano (Garibaldi, Il tessitore, Re Carlo Alberto, Giovine Italia), fiabeschi (La principessa Pisello), cavallereschi (Guerrin Meschino, Parisina) riscuotono un notevole successo e fanno di lui un drammaturgo affermato. Immerso in questo mondo storico, a tratti fiabesco, scrive il dramma Ramon Escudo nel 1904 e ne trae anche un'opera il cui manifesto è opera di Adolfo De Carolis; la prima a Bologna è recitata nel teatro Eleonora Duse.
Lasciata Ferrara, trascorre la maggior parte della sua vita a Firenze in un aristocratico isolamento, lontano dai circoli letterari, in un legame quasi esclusivo con la moglie, la marchesa vicentina Margherita Roi, nipote di Antonio Fogazzaro.
Se hai necessità di assistenza, vuoi vendere o certificare un autografo, o semplicemente non hai trovato quello che stavi cercando, contattaci.