Vincenzo Macchi (Capodimonte, 30 agosto 1770 – Roma, 30 settembre 1860) è stato un cardinale italiano.
Papa Leone XII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 2 ottobre 1826 ed il 23 maggio dell'anno successivo ricevette la berretta cardinalizia, mentre il 25 giugno 1827 il titolo dei Santi Giovanni e Paolo.
Negli anni 1828-1830, fu legato apostolico a Ravenna: nel frattempo, tra il 1828 ed il 1829, resse anche, temporaneamente, la legazione apostolica di Forlì. Prese parte al conclave del 1829 che elesse papa Pio VIII e poi a quello del 1830-1831 che elesse Gregorio XVI. L'11 dicembre 1834 venne eletto prefetto della Sacra Congregazione per il Concilio di Trento e dal 5 luglio 1836 divenne legato apostolico nella provincia di Bologna.
Il 14 dicembre 1840 optò per l'ordine episcopale e divenne cardinale vescovo della sede di Palestrina nonché, dal 15 settembre dell'anno successivo anche pro-prefetto del Tribunale della Segnatura apostolica. Dal 27 gennaio 1843 al 22 gennaio 1844 fu camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali e da quest'ultima data optò per la sede suburbicaria di Porto, Santa Rufina e Civitavecchia. Sub-decano del Sacro Collegio dei Cardinali, divenne segretario della Suprema Sacra Congregazione dell'Universale e Romana Inquisizione dal 25 aprile 1844, rimanendo in carica sino alla propria morte.
Prese parte al conclave del 1846 che elesse papa Pio IX e l'11 giugno dell'anno successivo optò per la sede di Ostia, propria del decano del Sacro Collegio dei Cardinali. Delegato apostolico per Velletri e per la sua provincia, divenne segretario dei Brevi Apostolici dal 27 giugno 1854 per poi divenire gran cancelliere degli ordini cavallereschi pontifici.
Morì il 30 settembre 1860 all'età di 90 anni.
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