Il conte Luigi Salina (1763 - 1845), figlio di Gianantonio e Cecilia Borgognoni, frequenta il Seminario Arcivescovile di Bologna, ottenendo la laurea nel 1784. Iscritto all'ordine degli avvocati, fu presidente del Tribunale d'Appello e del Collegio Legale di Bologna.
Quale Commissario di Governo ebbe una parte importante nel recupero dei quadri portati via dalle truppe napoleoniche: insieme a Gaetano Tambroni nel 1815 accolse Antonio Canova dal rientro Parigi. Fu inoltre assieme a Antonio Bolognini Amorini e a Carlo Savini tra coloro che Angelo Venturoli alla sua morte nominò come amministratori ed esecutori testamentari, e seguendo il suo volere fondarono il Collegio Artistico a lui intitolato, ancora esistente.
Fu socio onorario dell'Accademia di Belle Arti. Coniugato con Maria Maddalena Diolaiti, nel 1822 aveva fatto della sua abitazione sede della Società Agrarie e ne divenne l'ultimo presidente fino al 1839. Salina era proprietario della villa appartenuta a Marcello Malpighi, posta nei pressi di Ronco di Corticella: nel parco Barbara Salina impiantò un giardino botanico seguendo i consigli di Giuseppe Bertoloni.
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