Francesco Colombo, detto "Franco" (Milano, 26 luglio 1899 – Lenno, 28 aprile 1945), è stato un militare e poliziotto italiano, questore e comandante della Legione Autonoma Mobile Ettore Muti.
Il 19 marzo 1944 Colombo partì per il Piemonte insieme ai primi scaglioni della Legione che si recavano in zona operativa (1º Battaglione “Aldo Resega”, 2º Battaglione “De Angeli” e Compagnia speciale "Baragiotta"). Costituì quindi il comando nell'ex sede della Gioventù italiana del littorio di Cuneo. Rientrò a Milano il 27 marzo lasciando il comando delle operazioni militari al tenente colonnello Ampelio Spadoni. Qui i reparti della "Muti" furono impiegati principalmente nel presidio delle principali località del cuneese e nell'attività di rastrellamento. Dopo il 28 maggio alcune compagnie furono dislocate anche nel vercellese.
Il 7 giugno in località Brossasco Colombo fu lievemente ferito nel corso di un'imboscata mentre effettuava uno dei suoi consueti giri di ispezione nel cuneese, mentre il 14 agosto assumendo direttamente il comando della Compagnia Speciale "Baragiotta-Salines" partecipò a un rastrellamento a Varzi in provincia di Pavia.
Il 10 agosto 1944, in seguito ad un attentato che alcuni storici ascrivono al GAP di Greco, l’esplosione di un furgone tedesco, avvenuta in viale Abruzzi, causò tra soli civili la morte di sei persone ed undici feriti. La Muti insieme a militi della Guardia Nazionale Repubblicana compose il plotone d'esecuzione con l'ordine di fucilare per rappresaglia, in piazzale Loreto, un gruppo di 15 detenuti appartenenti alla Resistenza. Il prefetto Piero Parini, che aveva inutilmente cercato di controllarne l'attività, rassegnò polemicamente le dimissioni quando non riuscì ad impedire la strage di Piazzale Loreto.
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