Conte Giulio Giuseppe Strassoldo (Gorizia nel 1773 -Milano il 3 maggio 1830)
Funzionario austriaco inviato in Italia, fu dapprima (16 maggio 1814) incaricato di prendere possesso di Parma, Piacenza e Guastalla in nome di Maria Luisa e di organizzare quelle provincie, quindi di presiedere nel 1815 la commissione provvisoria di Bologna, che governò le Legazioni dopo la ritirata dell'esercito del Murat; di là passò a Milano, in qualità di direttore generale della polizia, occupando quella carica fino al 13 gennaio 1818, quando fu nominato governatore della Lombardia, o, come si diceva allora, presidente dell'imperial regio governo. Fedele all'autorità che serviva, ma gentiluomo e galantuomo, si trovò spesso in contrasto con le altre autorità cittadine e frequenti furono le sue proteste che fece pervenire al governo centrale per l'agire scorretto della polizia milanese, specialmente durante l'istruttoria dei processi politici del 1821, al punto che l'imperatore ebbe a minacciarlo di destituzione, accusandolo di negligenza e d'indifferenza in un argomento che egli considerava di alta importanza. Ciò non ostante, egli tenne sempre un contegno assai corretto. In due rapporti al principe di Metternich, del 29 luglio 1820 e dell'11 settembre 1821, lo St. esaminò con acume di storico e di uomo politico la situazione dell'Austria in Italia di fronte ai diversi partiti, alle classi sociali e alla stessa opinione pubblica generale.
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