Giuseppe Bottai (Roma, 3 settembre 1895 – Roma, 9 gennaio 1959) è stato un politico, militare e giornalista italiano. Fu governatore di Roma, governatore di Addis Abeba, ministro delle Corporazioni e ministro dell'Educazione Nazionale.
Nel 1921 è eletto, nelle file del Partito Nazionale Fascista, alla Camera dei deputati, da cui decade nel 1922 a causa della troppo giovane età. Il 28 ottobre di quello stesso anno partecipa alla marcia su Roma. Nel 1923 fonda la rivista quindicinale Critica fascista, apprezzata da Benito Mussolini, che era consapevole che il partito doveva cambiare sotto certi aspetti. Inoltre lo stesso Benito Mussolini ammirava molto il pensiero di Bottai. Fu rieletto nel 1924 alla Camera, siede ininterrottamente alla Camera (dal 1939 Camera dei Fasci e delle Corporazioni) fino al 1943.
Dal 1926 al 1929 è sottosegretario al Ministero delle Corporazioni, di cui assume la titolarità nel 1929, subentrando allo stesso Mussolini e restando ministro fino al 1932.
In questo periodo emana la Carta del Lavoro e ottiene la cattedra di diritto corporativo all'Università La Sapienza di Roma. Nel 1932 Mussolini decide di estromettere Bottai dalla carica di ministro delle Corporazioni.
Dal 1932 al 1935 assume quindi la presidenza dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Dal 1935 è governatore di Roma, e nel maggio del 1936 è, per poco meno di un mese, anche governatore di Addis Abeba.
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