Von Hohenlohe-Schillingsfurst Gustav Adolf

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Gustav Adolf von Hohenlohe-Schillingsfürst (Rothenburg ob der Tauber, 26 febbraio 1823 – Roma, 30 ottobre 1896) è stato un cardinale tedesco.

Rampollo della nobile famiglia tedesca dei principi di Hohenlohe-Schillingsfürst, era infatti figlio di Francesco Giuseppe, principe di Hohenlohe-Schillingsfürst e di sua moglie, la principessa Costanza di Hohenlohe-Langenburg. Gustav Adolf era anche fratello di Chlodwig zu Hohenlohe-Schillingsfürst, cancelliere dell'Impero tedesco. 

Papa Pio IX lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 22 giugno 1866, ricevendo il titolo di Santa Maria in Traspontina dal 25 giugno di quello stesso anno. Quindi, partecipò al Primo Concilio Vaticano (1869-1870), ove si distinse per la propria opposizione all'accettazione del dogma dell'infallibilità del papa ma a votazione positiva avvenuta, accettò comunque di buon grado il verdetto. Dopo il crollo dello Stato Pontificio nel 1870, si recò stabilmente in Germania.

Otto von Bismarck lo aveva proposto già nel 1872 come ambasciatore tedesco presso la Santa Sede, ma l'intenzione fallì per opposizione della Curia romana. Partecipò al conclave del 1878, che elesse papa Leone XIII. Egli cercò nel contempo di arrivare ad una conciliazione in Italia tra Stato e Chiesa, nell'ambito dello scontro culturale. Venne successivamente nominato arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore di Roma dal 15 luglio 1878.


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