Giuseppe Sìrtori (Monticello Brianza, 17 aprile 1813 – Roma, 18 settembre 1874) è stato un generale, politico e patriota italiano, fervido repubblicano e combattente alla difesa di Venezia nel 1849. Capo di Stato Maggiore di Garibaldi lungo l'intera spedizione dei Mille e ultimo comandante dell'Esercito meridionale. Come generale nel Regio Esercito combatté con valore a Custoza e fu cinque volte deputato. La sua movimentata esistenza racchiude l'intero spettro delle possibili evoluzioni politiche del lungo Risorgimento italiano.
Nacque a Monticello Brianza nel 1813, in una casa ancora esistente, nella frazione di Casatevecchio, a due passi dall'Istituto Greppi, da una famiglia borghese, con sette figli. Avviato alla carriera ecclesiastica, superò con lode gli esami al seminario di Monza, venendo ordinato sacerdote nel 1838. Confratello della Congregazione degli Oblati di Sant'Ambrogio (istituto di preti secolari fondato da San Carlo Borromeo nel 1578), insegnò nel Collegio di Merate dei Padri Somaschi e nel Collegio Rotondi di Gorla Minore. Frequentò forse in quegli anni dei liberi pensatori come Cesare Correnti, Carlo ed Alessandro Porro, che andavano sviluppando una motivata critica al dominio austriaco in Italia.
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