Divenne arciprete di Lonigo nel 1900, dopo essere stato parroco di Brendola. Giovanni Fossà era nato a Gambellara il 17 gennaio 1853. "Eretto nella persona, con l'occhio penetrante, che poteva sembrare severo e che tratto tratto traluceva di serena e dolce apertura, aveva pronta percezione, chiarezza espressiva e mirabile equilibrio del raziocinio... offrì a chi lo seppe intendere ed ammirare le impressioni e le certezze della vasta dottrina anche se fu e volle essere semplice com'è dell'arte vera”, così lo descrisse Mons. Attilio Caldana.
Resse la parrocchia di Lonigo per nove anni, cioè fino alla sua nomina a vescovo di Fiesole. La consacrazione episcopale, avvenne il 27 giugno 1909 nel duomo di Lonigo. Morì il 17 dicembre 1936, a 84 anni di età.
Fu Mons. Fossà, sostenuto da Mons. Antonio Sogaro, a insistere fin dal 1907 perché Don Orione accettasse di inviare i suoi religiosi per la conduzione del Ricreatorio Pio X. Il 9 giugno 1907, Mons. Fossà scrisse a Don Orione: “Le dirò che desiderio e voto ardentissimo di noi, a Lonigo, si è l’istituzione di un’opera che salvi la gioventù, la quale va ogni dì più allontanandosi da noi, e ci fa tremare per l’avvenire. Si vorrebbe, quindi, un Patronato, ovvero, per intanto, un Ricreatorio festivo, tanto da poterli tenere uniti, i giovani, che ancora sono con noi, ed attirare quelli che scappano. Abbiamo acquistato a questo scopo una casa opportunissima, con Oratorio annessovi, e con cortile”.
Il 22 gennaio 1908, Don Orione accettò la proposta e fu a Lonigo per firmare l'atto di acquisizione dell'area e degli edifici che sorgevano in Via Teatro Vecchio 208. L’apertura del Ricreatorio Pio X avvenne il 19 marzo 1908. Fino a il 15 agosto 1912 furono 4 anni di intense attività di gioco, di catechismo, di doposcuola; fu allestita la fanfara, si costituì una Filodrammatica che diede diede periodiche rappresentazioni teatrali. “L’Arciprete Mg.r Giovanni Fossà ci ha sempre sostenuti e aiutati”, riconosceva Don Orione.
Mons. Giovanni Fossà fu nominato vescovo di Fiesole nel 1909 e a lui succedette mons. Attilio Caldana che volle dare un indirizzo più marcatamente scolastico al Ricreatorio Pio X che prima svolgeva una attività educativa di tipo popolare. Don Orione si vide costretto a lasciare quell’attività.
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