Erminia Fuà Fusinato (Rovigo, 23 ottobre 1834 – Roma, 30 settembre 1876) è stata una poetessa, educatrice e patriota italiana. Negli scritti pedagogici di Erminia troviamo le idee di una donna anticonformista, lontana dal modello femminile presente all'epoca.
Erminia non sembra essere consapevole dell'aspetto innovativo del suo comportamento e delle sue scelte di vita.
Nel periodo storico nel quale è vissuta Erminia Fuà Fusinato alle donne era permesso di coltivare interessi soltanto in ambito domestico: le attività predilette erano il ricamo, il disegno, la scrittura. L'educazione ricevuta dallo zio Benedetto e la assidua frequentazione della biblioteca del padre (che le trasmise la passione per la botanica) permisero ad Erminia di sviluppare una concezione della donna molto innovativa. A quel tempo era inconcepibile per la gran parte degli uomini borghesi che le donne potessero avere opinioni pertinenti su questioni politiche, eppure Erminia le aveva. Con il marito Arnaldo ella condivideva oltre la passione per la poesia, anche un certo patriottismo antiasburgico.
Il matrimonio non approvato dalla famiglia è sicuramente un aspetto che denota grande emancipazione da parte di Erminia. In un tempo in cui è ancora forte la tradizione di gestire da parte dei genitori i matrimoni dei figli possiamo notare come la libera decisione di Erminia anticipa di oltre un secolo forme di emancipazione femminile.
Possiamo definire il suo un femminismo liberale, moderato e non radicale in quanto ella non rivendica per le donne diritti ulteriori se non quello di istruirsi di più e meglio; inoltre non troviamo nei suoi scritti intenti di rovesciamento dell'ordine patriarcale vigente.
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