Antonio Samorè (Bardi, 4 dicembre 1905 – Roma, 3 febbraio 1983) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, importante diplomatico della Santa Sede.
A partire da questa data inizia il periodo di maggiore attività diplomatica di monsignor Samorè che evidenzia l'attenzione speciale che riservava all'America Latina. Quale pro-segretario di stato, partecipa alla stipula dei concordati tra la Santa Sede e la Spagna (7 luglio 1953) e la Repubblica Dominicana (16 giugno 1954). Nel 1955 presiede la prima conferenza dell'Episcopato Latinoamericano a Rio de Janeiro nell'ottica di un miglioramento del coordinamento continentale della Chiesa in Sudamerica.
Nel 1957 è stipulato con l'Argentina un accordo per la giurisdizione castrense e l'assistenza religiosa alle forze armate e con la Bolivia una Convenzione per lo stato giuridico delle missioni.
Nel 1958 viene stipulato un altro accordo con la Bolivia inerente alla giurisdizione castrense; nello stesso anno viene nominato segretario (e poi dal 1966 presidente) della neo-istituita Pontificia Commissione per l'America Latina.
Nel 1959 presiede la Conferenza interamericana di Washington per la promozione della solidarietà cattolica nel continente; sempre in quest'ottica va vista la presidenza della riunione straordinaria dell'episcopato Latinoamericano a Buenos Aires nel 1961 in relazione alla presa di coscienza sociale nell'America latina. Nel 1965 effettua un nuovo viaggio in Brasile in occasione dell'inaugurazione del seminario di Recife.
Il 1966 è segnato da un'attività diplomatica intensa con l'accordo con la Repubblica Argentina di riforma del concordato, a seguito delle innovazioni introdotte dal Concilio Vaticano II.
Il 25 giugno è stipulato un accordo (raggiunto anche con la collaborazione di monsignor Agostino Casaroli) con la Repubblica Jugoslava relativamente ai rapporti tra Stato e Chiesa. Si trattò di un passo importante in quanto fu il primo accordo della Santa Sede con un paese comunista.
Il 15 agosto, con la consacrazione da parte di monsignor Samorè ad Haiti di quattro nuovi vescovi, termina il periodo di grave tensione tra la Santa Sede e quel paese ed in seguito al quale tre vescovi erano stati espulsi dal territorio dello stato.
Papa Paolo VI lo eleva al rango di cardinale nel concistoro del 26 giugno 1967.
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