Adelaide Francesca Maria Raniera Elisabetta Clotilde d'Asburgo-Lorena (Milano, 3 giugno 1822 – Torino, 20 gennaio 1855) fu arciduchessa d'Austria, principessa d'Ungheria e regina di Sardegna in quanto consorte di Vittorio Emanuele II, ma non riuscì a diventare anche la prima regina d'Italia. Quest'ultima sorte toccò più tardi alla nuora Margherita di Savoia.
Avendo fatto buoni studi con ottimi precettori, conosceva diverse lingue, amava la lettura e la conversazione, sapeva ricamare, lavorare a maglia, ballare. Gentile e premurosa, ignorava la presunzione e l'alterigia, non si metteva in mostra, adempiendo scrupolosamente ai suoi doveri di sovrana. Possedeva un amplissimo guardaroba, composto da 2.248 tra abiti, sottane, camicie, pellegrine, pellicce, scialli, velluti, manti, cuffie e ventagli, costituenti il suo corredo nuziale. Maria Adelaide, regina di Sardegna, non fu mai regina d'Italia perché morì prima dell'unificazione.
Negli ultimi tempi, prima della morte precoce, cominciò a perdere dapprima i capelli e poi i denti. Cominciò a sentirsi sempre male, era costantemente febbricitante, quasi incapace di reggersi sulle gambe. Il suo volto, divenuto pallido e smunto, si era riempito di precoci rughe, mentre la sua voce s'era arrochita e l'espressione spenta. Ormai disinteressata a quanto la circondava, la regina aveva smesso di vestirsi, andando in giro in vestaglia e bigodini.
Maria Adelaide morì a seguito di un'improvvisa e violenta gastroenterite, manifestatasi il 16 gennaio 1855 mentre si trovava in carrozza e stava rientrando a palazzo dopo aver assistito al funerale della suocera Maria Teresa d'Asburgo-Toscana. La regina era appena reduce dalla sua ottava, e tormenta, gravidanza.
Il suo funerale fu celebrato nella chiesa di San Lorenzo, immediatamente adiacente all'ingresso del palazzo reale di Torino. È sepolta nella basilica di Superga.
D'animo profondamente religioso e praticante, fu ricordata con un grande monumento di marmo bianco di Carrara, opera di Vincenzo Vela, che la raffigura inginocchiata, al fianco della suocera Maria Teresa, nel santuario della Consolata a Torino.
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