Missiroli Mario

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Mario Missiroli (Bologna, 25 novembre 1886 – Roma, 29 novembre 1974) è stato uno scrittore e giornalista italiano. Fu direttore di quattro quotidiani: il Resto del Carlino, Il Secolo, Il Messaggero e il Corriere della Sera.

Enfant prodige, Missiroli cominciò la carriera giornalistica a soli 15 anni, nel 1901, mentre era ancora uno studente del liceo classico. Cominciò a scrivere su due settimanali politici e letterari di Bologna, Don Chisciotte e Rinascenza. Nel 1904, fu presentato a Giosuè Carducci nella libreria di Cesare Zanichelli, luogo d'incontro per gli intellettuali bolognesi. Nel 1906 diventò redattore del Corriere dell'Emilia, organo dei conservatori emiliani. In seguito collaborò a Leonardo e a La Voce, prestigiose riviste letterarie, luogo di dibattito degli intellettuali. Il 1º agosto 1909, a 23 anni, entrò nel maggiore quotidiano bolognese, il Resto del Carlino, dove si occupò dei rapporti economici tra proprietari terrieri e braccianti nel territorio emiliano. La sua posizione pragmatica e scevra da influenze ideologiche gli accreditò la simpatia di Giovanni Giolitti, che lo tenne sempre in forte considerazione. Conobbe Benedetto Croce, che lo aiutò a pubblicare presso l'editore Laterza il suo primo libro, Monarchia socialista, uscito nel 1913. Nel 1914, dopo i tragici fatti di Molinella pubblicò Satrapia in cui denunciava la tirannide delle organizzazioni sindacali socialiste sul bracciantato bolognese. Negli anni precedenti la prima guerra mondiale chiamò a collaborare alle pagine culturali del Carlino scrittori di diversi orientamenti storici, politici e letterari. La sua Terza pagina si caratterizzava per l'apertura al confronto di idee. Tra i collaboratori vi era anche Georges Eugène Sorel, pensatore francese con cui da alcuni anni Missiroli intrecciava una fitta corrispondenza.


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