Amico Ricci Petrocchini, o Petruccini o Petruchini (Macerata, 1794 – Modena, 1862), è stato uno storico dell'arte italiano.
Originario di Macerata, dove visse nel XIX secolo, il marchese Amico Ricci, cavaliere dell'Ordine Mauriziano, si distinse come dotto letterato e personalità influente. Fu infatti membro della maceratese Accademia dei Catenati per la quale scrisse varie "dissertazioni", curatore della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti di Macerata (cui poi avrebbe lasciato in eredità la propria biblioteca privata e i manoscritti delle sue opere con tutti i materiali di lavoro), insegnante all'Accademia di belle arti di Bologna e funzionario del governo pontificio. Nel 1824-1825 ricoprì la carica di gonfaloniere della città e in tale veste convinse Francesco Puccinotti, che sarebbe poi diventato uno dei più famosi medici legali d'Italia, a concorrere per una cattedra di patologia, semeiotica e terapeutica generale.
Del 1834 è la sua opera principale, le Memorie storiche delle arti e degli artisti della Marca di Ancona, primo trattato meticoloso e sistematico sulla storia dell'arte nelle Marche. Oltre a diversi saggi di storia dell'arte, compose anche delle cantate per viola (1862).
Discendente di una nobile famiglia maceratese, annoverava tra i suoi avi il missionario gesuita e sinologo Matteo Ricci, di cui possedeva numerose lettere che mise a disposizione dello storico e patriota Giuseppe La Farina durante il suo soggiorno a Bologna nel 1843; dagli studi di quest'ultimo nacque l'opera La China, considerata nella sua storia. Nella sua discendenza si può invece ricordare il nipote Matteo Ricci Petrocchini, figlio del fratello Domenico e sposo di Alessandrina, figlia di Massimo d'Azeglio: fu scrittore, membro dell'Accademia della Crusca e senatore del Regno d'Italia dal 1890 al 1896.
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