Errico Petrella (Palermo, 10 dicembre 1813 – Genova, 7 aprile 1877) è stato un compositore italiano.
Petrella scrisse 25 opere, di cui la più fortunata fu Jone (1858), su libretto di Giovanni Peruzzini tratto dal romanzo di Edward Bulwer-Lytton, e ambientato durante l'eruzione del Vesuvio a Pompei. Di Jone rimase famosa la marcia funebre del IV atto, che accompagna Glauco al supplizio, poi interrotto dall'eruzione del vulcano. Tale marcia è tuttora eseguita a volte nel repertorio di bande musicali. Via Errico Petrella in Milano zona Stazione Centrale Una novella di Gabriele D'Annunzio, La contessa d'Amalfi (1902) narra le vicende accadute a Pescara intorno al 1865 in seguito alla rappresentazione dell'opera omonima di Petrella. Fu l'operista di punta dell'editore Lucca, che tentò di contrapporlo a Giuseppe Verdi, sostenuto da Casa Ricordi. Malato di diabete, morì poverissimo. È sepolto a Palermo, nella chiesa di San Domenico, il Pantheon siciliano. Il Comune di Milano gli ha dedicato una via, in zona Stazione Centrale, mentre il Comune di Torino gli ha intitolato una via nella zona detta "dei musicisti" nel quartiere Barriera di Milano. A Longiano, in Provincia di Forlì-Cesena gli è stato intitolato il Teatro.
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