Emilio Bodrero (Roma, 3 aprile 1874 – Roma, 30 novembre 1949) è stato un giornalista, docente e politico italiano.
Laureato in giurisprudenza nel 1895 viene assunto come impiegato alla Corte dei conti e prosegue al contempo gli studi che gli consentono di conseguire le lauree in lettere (1900) e filosofia (1901). Studioso di filosofia antica, si è dedicato in modo particolare al pensiero pre-socratico. Nel 1914 ottiene l'abilitazione alla libera docenza in storia della filosofia e l'anno successivo vince un concorso per la cattedra all'università di Messina, dove rimane per circa un anno. Nel 1916 ottiene la stessa cattedra all'università di Padova, dove è ordinario dal 1918 e rimane fino al 1940. Nei primi anni del novecento aderisce al movimento nazionalista, tornato a nuova vita dopo che la disfatta di Adua (1896) aveva fortemente ridimensionato le ambizioni coloniali italiane in Africa. Fin dal primo numero collabora col settimanale Il Regno, fondato nel 1903 da Enrico Corradini in funzione antisocialista, antigiolittiana e irrendentista, qualche anno dopo è tra i fondatori de Il Carroccio, rivista particolarmente attenta alla causa irredentista e alle battaglie degli studenti italofoni delle terre irredente.
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