Antonio Fiordibello (Modena, 1510 ca. - Modena, agosto 1574) è stato un ecclesiastico modenese. Legato a Jacopo Sadoleto e a suo nipote Paolo, che fu suoi compagno di studi, assistette Jacopo nel governo della diocesi di Carpentras. Compose un'orazione funebre per Clemente VII (pronunciata a Carpentras il 30 ottobre 1534). Poco dopo si trasferì a Roma al seguito del Sadoleto, nominato cardinale nel 1536, soggiornò a Padova per ragioni di studio, e rientrò occasionalmente a Carpentras oltre che a Modena. Dopo la morte a Roma del protettore (1547), viaggiò a Carpentras per recuperarne le lettere presso Paolo Sadoleto e curò la loro edizione (Lione, Grifio, 1550). Nel 1553 accompagnò il cardinal Pole nella sua legazione a Bruxelles presso Carlo V e quindi in Inghilterra. Nel marzo 1555 rientrò a Roma. Fu tra i segretari di Paolo IV, e nel febbraio 1557 papa Carafa lo incaricò con Angelo Massarelli d'istruire il processo che doveva portare alla scomunica e deposizione di Carlo V e Filippo II.
Nel 1558 fu nominato vescovo di Lavello.
Mantenne il suo posto di segretario papale sotto Pio IV. Nel 1561 preparò la bolla di indizione del concilio. Nel 1568 si ritirò, rientrando nella città natale, dove morì nel 1574.
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