Ugo Ojetti nasce a Roma, il 15 luglio del 1871. Principalmente ricordato critico di arte, specializzato nel Rinascimento e nel Secentismo, ma non solo, scrittore apprezzato, aforista e giornalista di alto profilo, è stato direttore del Corriere della Sera nel biennio 1926-1927. Ha svolto anche un'importante opera di gallerista, organizzatore di eventi artistici nazionali e direttore degli stessi. Ha ideato la collana de "I Classici italiani" per la casa editrice Rizzoli. È stato uno degli intellettuali fascisti più noti all'epoca del Ventennio.
Una delle ultime pubblicazioni, dal taglio più spregiudicato e poco prima di venire estromesso dall'ambito giornalistico per le sue connivenze con il Regime, è il lavoro che Ojetti pubblica nel 1942, dal titolo "In Italia, l'arte ha da essere italiana?".
Nel 1944, in piena restaurazione, il critico ed ex direttore del Corriere della Sera, viene cancellato dall'albo dei giornalisti. Muore due anni dopo all'età di 74 anni, il giorno 1 gennaio del 1946, nella sua villa del Salviatino, a Firenze; per ricordarlo la sua ex testata di via Solferino gli dedica appena due righe.
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