Lettera interamente autografa di Vincenzo Balocchi, chirurgo e ginecologo.
La lettera, di tono arguto e scherzoso, parla dei suoi cani e di cose quotidiane parafrasandole con i miti degli antichi Dei romani, parla infatti di Venere, Marte, Vulcano e Giove e di come si comportano nell'ambito di un matrimonio in crisi.
Menziona inoltre il Granduca di Toscana e paragona un non menzionato funzionario ad un caviale che spera muoia presto altrimenti i proprietari ci farebbero un bel guadagno sopra. Termina augurandosi di vederlo presto a Firenze con l'esame in tasca e lo saluta con affetto. Firma con il monogramma VB.
La lettera è scritta su carta vergata ed è viaggiata, riporta infatti i timbri. In corrispondenza del sigillo è presente uno strappo con perdita di una piccola parte di testo.
Codice autografo: AG240-0310
Data autografo: 20/12/1838
Pagine: 4
Pagine manoscritte: 4
Condizioni: Eccellenti
Dimensioni: 25x21 cm
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