Antonio Fiordibello (1510 – 1574) celebre ecclesiastico modenese, segretario di Papa Pio IV.
Piccolo lotto composto da due minute, una interamente autografa del Fiordibello e una in grafia bastarda, di altra mano.
La prima del 1 settembre 1563 è redatta a Roma, «apud Sanctum Petrum» a Sebastiano, re di Portogallo e d’Algarve e alla sua avola e reggente Caterina, inerente ad una benedizione per la Rosa d'Oro. Presenti numerose cancellazioni e correzioni di mano del Fiordibello.
Nella seconda missiva, non autografa e vergata in splendida grafia bastarda, Fiordibello comunica (in qualità di segretario di Papa Pio IV) al sovrano portoghese di avere ricevuto con i dovuti onori il suo emissario e ringrazia per l’invio di quei doni che erano stati trattenuti in Spagna e che dice volentieri accolti come «pietatis indicium» poiché «abbiamo cara più la pietà che tutte le gemme dell’India». Inoltre circa il problema «novorum christianorum qui in regno tuo sunt» il parere di Fiordibello è che non si debba fare in alcun modo grazia, ma, al contrario, che in nessun modo il sovrano ostacoli l’opera dell’Inquisizione. Al termine della minuta segue minuta più breve, della stessa data in cui ci si limita a ringraziare per i doni.
Condizioni: il lotto si presenta in buone condizioni generali, fatto salvo il manoscritto autografo che riporta alcuni indebolimenti in concomitanza degli addensamenti dell'inchiostro. Presente in entrambi i fogli il timbro della collezione privata Augusto Maestri di Modena.