Domenico Donzelli (Bergamo, 2 febbraio 1790 – Bologna, 31 marzo 1873) è stato un tenore italiano.
Esponente di quella vera e propria scuola tenoristica bergamasca che si era iniziata con Giacomo David, Donzelli esordì, nella sua città, nel 1808, come secondo tenore in un'opera di Mayr e poi si trasferì a Napoli interpretando molti ruoli, tra cui quello di Cinna ne La Vestale di Spontini, ma si rivelò pienamente al pubblico nel 1815 quando interpretò, al Teatro Argentina di Roma, il ruolo di Torvaldo nella prima rappresentazione dell'opera Torvaldo e Dorliska di Rossini, e poi, l'anno successivo, esordì alla Scala con il ruolo di protagonista nell'Achille di Paër.
La sua carriera continuò, dopo di allora, nei maggiori teatri italiani, a Parigi e a Londra, con molti ruoli rossiniani (soprattutto Otello) e con molte prime rappresentazioni dei maggiori operisti coevi: dal protagonista del Cesare in Egitto di Pacini (1821), al ruolo di Cavalier Belfiore ne Il viaggio a Reims di Rossini (1825), dal primo Pollione nella Norma di Bellini (1831), al protagonista de Il bravo di Mercadante (1839), fino a diverse prime interpretazioni in opere di Donizetti, quali Almazio nella Zoraida di Granata (1822), Ugo, Conte di Parigi nell'opera omonima (1832), Don Ruiz nella Maria Padilla (1841).
Si ritirò dal palcoscenico nel 1841, a causa del deterioramento della voce, tornando a cantare per un breve periodo nel 1844/45 al Teatro San Carlo di Napoli.
Donzelli morì in tarda età a Bologna (1873).
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